
What a Lacy Sunday! – Una domenica con la musica di Steve Lacy
Eventi del 2016Teatro Sant'Andrea
WHAT A LACY SUNDAY!
Una Giornata dedicata alla musia di Steve Lacy
Domenica 27 Novembre @ Teatro Sant’Andrea
INFO E PRENOTAZIONI: info@pisajazz.it
In occasione della presentazione del libro “Conversazioni con Steve Lacy” curato da Jason Weiss, recentemento uscito in traduzione italiana per ETS e tradotto da Francesco Martinelli, Pisa Jazz dedica una giornata alla musica del grande sassofonista, con una proiezione, un incontro e un concerto.
PROGRAMMA
h. 18:00 • PROIEZIONE
“Steve Lacy: Master of the Soprano Sax”
Proiezione del documentario di Peter Bull (1989 USA, 45’)
h. 18:45 • INCONTRO
“Conversazioni con Steve Lacy” (J. Weiss, ETS 2016)
Presentazione del libro con Francesco Martinelli, curatore della
traduzione italiana, e Nino Locatelli musicista e compositore
h. 21:30 • CONCERTO
“THE PIPELINE 8” Plays STEVE LACY
Giancarlo Nino Locatelli: clarinetti, percussioni
Sebi Tramontana trombone, percussioni
Gabriele Mitelli: pocket trumpet, trumpet, flughelhorn, genis, percussioni
Alberto Braida: pianoforte, percussioni
Gianmaria Aprile: chitarra, effetti, percussioni
Luca Tilli: violoncello
Andrea Grossi: contrabbasso, percussioni
Cristiano Calcagnile: batteria, percussioni
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Ingresso gratuito agli eventi pomeridiani
Ingresso al concerto serale € 10, posto unico
Acquistando in loco il libro “Conversazioni con Steve Lacy”
al prezzo scontato di € 25, l’ingresso al concerto è gratuito
INFO E PRENOTAZIONI: info@pisajazz.it
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• IL DOCUMENTARIO
“Steve Lacy: Master of the Soprano Sax”
Documentario del 1989 su Steve Lacy con riprese dal vivo del suo quintetto e interviste condotte dallo stesso regista Peter Bull in cui Lacy parla della sua musica e degli artisti che l’hanno più ispirato come Sidney Bechet, Gil Evans, Thelonious Monk, Cecil Taylor e John Coltrane. Tra i brani eseguiti: ‘Evidence’, ‘Prospectus’ e ‘Gay Paree Bop’.
• IL LIBRO
“Conversazioni con Steve Lacy”
A cura di: Jason Weiss
Edizione italiana a cura di Francesco Martinelli
Collana: Sonografie (2)
ETS, 2016
Trentaquattro interviste che coprono l’intero arco della carriera di Steve Lacy, dal 1959 al 2004, apparse in riviste di jazz americane ed europee ma anche inedite, per illustrare la straordinaria evoluzione della carriera e del suo pensiero musicale. Completano il volume una sezione di scritti autobiografici e artistici con vari inediti – riprodotti nella nitida calligrafia dello stesso sassofonista – le partiture autografe di tre canzoni su testi poetici, una discografia consigliata e molte foto storiche.
Se oggi il sax soprano è onnipresente sui palchi del jazz lo si deve alla curiosità musicale di Steve Lacy, il cui esempio spinse Coltrane a imbracciare il sax dritto. Ispirato da Sidney Bechet, Lacy ha suonato giovanissimo a New York con i grandi del jazz tradizionale come Rex Stewart e Henry “Red” Allen.
Dopo l’incontro con Cecil Taylor e Thelonious Monk, si dedica a sviluppare la propria musica continuando a collaborare con una vasta gamma di musicisti, dal trombonista Roswell Rudd all’arrangiatore Gil Evans da Mal Waldron e George Lewis a Misha Mengelberg, Evan Parker, Joelle Léandre e Alexander von Schlippenbach.
Lacy ha vissuto a Parigi dal 1970 al 2002 quando venne invitato al Conservatorio di Boston a insegnare, e nella città americana ha trascorso gli ultimi due anni di vita onorando fino all’ultimo i suoi impegni.
Jason Weiss, studioso di letteratura americana ed egli stesso scrittore, ha accuratamente scelto le interviste per minimizzare le ripetizioni ed enucleare la voce di Lacy, e in una breve introduzione generale tratteggia la figura di Lacy oltre a provvedere il contesto in cui le varie interviste sono state realizzate e pubblicate.
Il libro contiene un corposo inserto fotografico con immagini di Roberto Masotti (sua anche la foto di copertina) ed Enrico Romero tra gli altri.
L’edizione italiana è arricchita da due interviste apparse su Musica Jazz, da una introduzione di Francesco Martinelli su Steve Lacy e l’Italia, da una discografia consigliata da Roberto Ottaviano e da uno scritto di Arnold Davidson.
• IL CONCERTO nelle parole di Nino Locatelli:
<< Suonare oggi musica di Steve Lacy è importante e doveroso, e credo lo si debba fare rischiando. Tenere vivo il suo esempio e insegnamento significa per me ogni volta rimettere in discussione i risultati raggiunti. Il mio rapporto con la sua musica non è occasionale Steve è presente in tre brani del primo disco a mio nome “trochus”, uno lo suoniamo in duo e gli altri con il mio quintetto di allora, in compagnia di Francesco Aroni Vigone, Roberto Favilla, Enrico Fazio e Filippo Monico.
In seguito ho suonato la sua musica da solo e in varie formazioni di cui vorrei almeno ricordare il Fish Horn Quartet, con Fabio Martini, Jean Jaques Avenel e John Betsch, il sestetto 5or6 Bones con Sebi Tramontana, Luca Tilli, Luca Venitucci, Roberto Bellatalla e Fabrizio Spera, il duo/trio con Irene Aebi e JJ Avenel e da ultimo, ma solo in ordine di tempo, il duo con Cristiano Calcagnile.
Steve, come i grandi che l’hanno preceduto, ci chiede di trovare un modo nostro di far (ri)suonare la sua musica. Per questa formazione ho riunito nuovi e vecchi amici, compagni di molte avventure, che provengono, e operano in mondi musicali molto diversi tra loro, il jazz, la musica classica, l’improvvisazione radicale, il rock e l’ambient-noise sperimentale.
Vi auguro buon ascolto riportando le parole con cui Steve congedava i visitatori che nel 2004 andavano a trovarlo in ospedale:
“Drop the bullshit and keep the tempo”. >>
Info e dettagli
- domenica 27 Novembre Inizio
- concerto: ore 18:00 Pagina fb
- : https://www.facebook.com/events/1669507506695126