
Formula arcaica, intraducibile, eco di quei riti dionisiaci che sono la cifraforse più autentica dell’anima greca e mediterranea: Evì Evàn è un antichissimo brindisi alla vita. E da dieci anni anche il nome di una originale band italo-greca definita da Internazionale (maggio 2012) il “riferimento del rebetiko nel nostro Paese”.
Gli Evì Evàn Rebetiko nascono nel 2007 dal desiderio di far conoscere alcuni degli aspetti meno conosciuti, ma forse anche tra i più autentici e interessanti, della cultura greca. Hanno esordito a Roma con il primo concerto di musica rebetika, un genere musicale all’epoca conosciuto da pochi ellenofili, sebbene la sua tradizione sia lunga quasi un secolo. Hanno suonato nelle taverne greche, nei centri sociali, ai matrimoni, ai festival e anche sul grande palco dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma e nelle trasmissioni di radio e televisioni nazionali. Hanno spiegato che la Grecia non è solo il Partenone, le isole, il mare.
La band è composta da sette musicisti polistrumentisti che, ora singolarmente ora insieme, hanno collaborato con Moni Ovadia, VINICIO CAPOSSELA, Daniele Sepe, Giorgio Tirabassi, Nour eddine fatty.
La band ha prodotto quattro album: “Rebetiko”(2008), “Fuori Luogo”(2011), “Rebetiki Diadromì – Itinerario Rebetiko”(2014) a cui hanno partecipato anche Vinicio Capossela, Daniele Sepe, Moni Ovadia, Sopfia Labropolou e Nikos Nikolopoulos; l’ultimo, che presenteranno in questa occasione, è “O’ Meraklis” (2017) al quale hanno partecipato Gabriele Coen, Marina Mulopulos e Sofia Labropoulou.
Meraklìs in greco è chi sceglie con cura, animato dal meràki: il desiderio a volte eccessivo – quasi un ‘demone’ – di chi ama incondizionatamente le cose belle e raffinate. Con lo stesso spirito gli Evì Evàn hanno scelto una per una le tessere del complesso mosaico che compone il loro ultimo disco.
“O’ Meraklìs”, appunto. Un viaggio tra il Pireo e gli angiporti dell’Asia Minore, scandito da alcuni pezzi originali e interamente registrato fra Atene e Sant’Arpino – a due passi da Napoli. Quella “O” davanti a “Meraklìs”, infatti, oltre ad essere l’articolo greco, ha proprio nell’apostrofo un omaggio alla città di Partenope, al centro della “vita rebetika” degli Evì Evàn in Italia fin dai suoi primi passi, nel 2007. E perché gli Evì Evàn sono sì “meraklìs”, ma anche mangas (guappo), come ogni musicista di rebetiko che si rispetti. E si divertono a portare i suoni della periferia e dei porti greci su è giù per l’Italia, da Torino a Palermo, da Roma a Milano. Anche in questa nuova avventura, come nelle precedenti, gli Evì Evàn hanno dei compagni di viaggio. Sono guattro gli ospiti d’eccezione: Gabriele Coen e il suo clarinetto; la voce di Marina Mulopulos; il qanoun di Sofia Lambropoulou; la chitarra di Giorgos Koukos
Nel nuovo cd degli Evì Evàn sono presenti tutte le declinazioni del rebetiko: lo hassapiko, uno dei ritmi più popolari, forse di lontane origini albanesi, che si balla solo con gli amici stretti; lo zeibekiko, dalle cadenze arcaiche, una musica ballata quasi immobili, cercando l’instabilità dell’equilibrio, raramente all’aperto o finché c’è ancora il sole; l’amanès, una sonorità che per noi ha un colore turco e orientale, ma che si è formata sull’influenza della musica bizantina e del suo suono “pesante”, come un lamento greve; e infine il tsifteteli, la danza del ventre greca, l’unica in cui si sorride; e lo hassaposerviko, con il suo ritmo di ascendenza slava.
Info e dettagli
- sabato 02 Settembre Inizio
- concerto: ore 22:00 Pagina fb
- : https://www.facebook.com/events/682017165331464